La Cuba coloniale e coloratissima di Cienfuegos e Trinidad. Il nostro diario con tutte le dritte per un viaggio a cuba con i bambini.
Cuba, per il colore delle sue strade sempre animate ed il calore delle sue spiagge è perfetta per una vacanza con i bambini.
Poche formalità e molto divertimento, ci si muove per l’isola attraverso paesaggi verdissimi e poi a piedi nudi sulla sabbia o a passi di salsa, seguendo la musica tra le viuzze delle sue cittadine colorate.
Per lasciarsi alle spalle Havana e scoprire una Cuba meno caotica, scendete a sud.
In circa 3 ore, percorrendo l’autopista 1 ed attraversando villaggi fuori dal tempo tra calessi, cowboy e camion trasformati in scuolabus, si raggiunge Cienfuegos, cittadina sul mare, fondata da un colono francese nel 1819.
Il suo nome significa Cento fuochi ed è da sempre un porto molto ricco, grazie alle piantagioni di zucchero ed ai commerci di caffè e tabacco, Cienfuegos è tutta costruita in stile neoclassico intorno ad una fortezza che serviva a proteggere la città dai corsari e dai Pirati dei Caraibi. Andate a Nuestra Señora per far finta di sparare ai pirati con i grandi cannoni.
Oggi patrimonio dell’Unesco, che ne ha garantito la ristrutturazione del centro storico, il suo corso principale è caratterizzato dai bei porticati a colonne.
Andate con i bambini a Parque José Martì, il cuore della città, dove i bambini giocano a pallone mentre nel piccolo chiosco le bambine fanno lezione di danza.
Accanto al bellissimo Palazzo Ferrer, nel grande negozio artigiano che dà sulla piazza si trovano le graziose bamboline doppie, tipiche di Cuba e per un caffè o uno spuntino al fresco, sotto un pergolato verde, c’è il bar del teatro Tomàs Terry (il teatro, ottocentesco, è decorato con bellissimi mosaici veneziani).
Al tramonto andate a bere una birra sul piccolo molo.
Da qui lo spettacolo del sole che si tuffa rosso nel mare è impagabile!
Per cena invece dirigetevi verso Punta Gorda, la lingua di terra che taglia la baia e godetevi la curiosa architettura: villette anni ’50 che sembrano arrivare direttamente da Miami mescolate a curiosi palazzotti barocchi tutti cupole e torrette.
Arrivate allo Yacht Club, che dà proprio sul Maleçon, ammirate il Palacio Azul (oggi è un piccolo hotel con un ristorante sulla terrazza davanti al mare) e il Palacio de Valle, curioso mix di stile coloniale e moresco. Questo è un ristorante con una terrazza sul tetto dove prendere l’aperitivo. Ai bambini sembrerà il castello di Aladin.
Per alloggiare potete scegliere tra le tante case particular.
I bambini a Cuba sono molto amati e tutti si faranno in quattro per farli sentire a casa.
Bella Perla Marina, centralissima e con una bella terrazza verde (bellaperlamarina@yahoo.es) o Casa de la Amistad, una vecchia casa coloniale dove gustare anche una cucina particolare, accanto al Parco Martì (casaamistad@correocuba.cu), mentre per cenare in centro Paladar Aché è uno dei due ristoranti privati della città (paladar significa proprio questo).
In un viaggio a Cuba con i bambini Trinidad è una tappa da non perdere.
A meno di un’ora da qui c’è Trinidad, cittadina di cui i cubani vanno molto fieri e a ragione.
Oggi presa un po’ d’assalto da turisti di tutto il mondo, Trinidad e’ una città di circa 60.000 abitanti, da girare tranquillamente a piedi e dove ogni strada è una scoperta.
Vivacissima e piena di colore è un gioiello di architettura coloniale e con calessi e cavalli che circolano per il centro sembra un po’ di fare un salto indietro nel tempo.
Svegliatevi presto al mattino e perdetevi per le stradine. E’ il momento migliore per fotografare la vita vera di Trinidad, al Mercato agropecuario (frutta e verdura), davanti ai panifici e alle scuole. I bambini arrivano impeccabili con le loro divise e il fazzoletto rosso al collo (ma anche qualche felpa di spider man) mentre le mamme li salutano con un “portate bien”, come in qualsiasi altra parte del mondo.
Le aule danno sulla strada e le finestre aperte permettono di curiosare nelle classi e vi assicuro che assistere ad una loro lezione è un vero spettacolo.
Il bel giardino di Plaza Major è perfetto per leggere e fermarsi a scrivere le cartoline e a due passi, per fare shopping, c’è il grande mercato artigiano: maracas, maraguiro (uno strumento dal suono molto particolare), belle tovaglie ricamate a mano, cappelli di paglia (il classico panama costa circa 5 cuc) e l’immancabile maglietta con la foto del Che.
Ma è anche il punto di partenza per visitare i diversi musei, da quello di Architettura, al Museo Romantico, fino alla Casa Tempio de Santeria Yemayà ed alla bellissima Chiesa De la Santissima Trinidad.
Se invece volete cimentarvi nella salsa, potete prendere lezioni alla locale scuola di ballo (8 cuc l’ora), dove insegnano anche ai bambini (noi abbiamo preso lezioni insieme ed è stato uno spasso).
Ecco il risultato
Voglia di mare?
La bella playa Ancon e’ a solo un quarto d’ora d’auto; attrezzata con ombrelloni di paglia e diversi bar, si presta ai bagni e ai castelli di sabbia, da decorare con i curiosi sassolini bucherellati che potete raccogliere a riva e portare a casa come ricordo.
La sera, al rientro, godetevi una birra sulla scalinata de la Santissima Trinidad ascoltando musica, oppure scegliere tra la Trova, Pelenche o la Casa della musica (non sempre, però, i bambini sono ammessi) per godervi un vero concerto.
Per alloggiare Iberostar è una catena Spagnola, mentre l’Hotel La Ronda è un hotel cubano all’interno di un edificio coloniale, ma se preferite una casa particular, qui ce ne sono moltissime e per tutti i prezzi.
Se invece preferite l’esperienza di vivere per un po’ con una famiglia cubana, scegliete una casa particular come Casa Meyer, guest house old style di grande fascino a due passi dalla Plaza Central, oppure potete contare sull’ ospitalità di Alejandro e sull’aiuto di Ismey, per organizzare ogni tipo di visita, dalle piantagioni di canna da zucchero, alle vicine cascate. Nella loro centralissima casa particular Alejandro Ismey affittano due camere e una bella terrazza e i bambini sono più che benvenuti (lismey.benitez@nauta.cu).
A colazione caffè, dolci, pane e accesso internet alla pasticceria Dulcinea, mentre per pranzo al Trinidad Jaz Café potete ascoltare dei gruppi locali che reinterpretano in chiave jazz tipiche canzoni sudamericane. Il servizio è attento e l’ ambiente carino.
A cena potete gustare il pollo al miele e limone a La Ceiba; qui si cena all aperto sotto un’enorme albero centenario.
Se invece volete godervi la cena in un vero e proprio museo in perfetto stile coloniale Quince Catorce, vicino alla Santissima Trinidad, è una dimora del 1514 trasformata oggi in ristorante.
Da non dimenticare:
Oltre al passaporto è necessario richiedere un visto turistico (tarjeta)
In valigia mettete:
Torcia
Salviette umidificate
Disinfettante per le mani
Tachipirina (sconsigliata l’aspirina, in caso di punture di zanzara)
Usate solo acqua imbottigliata (meglio anche per lavarvi i denti)
Felpa e pashmina per vestirsi a cipolla (qui il tempo può cambiare velocemente)
Convertitore per presa USA
Autan per paesi tropicali